Una pianta al mese
Le spezie: curcuma, zenzero e peperoncino
Venerdì, 21 Febbraio 2020
Locandina dell’evento
La storia delle spezie è una storia di seduzione, mitologia, amori, sangue e luoghi comuni.
Sono state spesso associate a origini soprannaturali.
Le prime notizie risalgono al 3500 a.C. gli Egiziani le usavano per imbalsamare i defunti (anice e cumino servivano per sciacquare le viscere).
Secondo la Bibbia la Regina di Saba arrivava dall’Etiopia con cammelli carichi di spezie per omaggiare il re Salomone a Gerusalemme.
Per 5.000 anni gli arabi hanno controllato il commercio delle spezie espandendosi nel Mediterraneo Orientale e nel resto dell’Europa con la famosa via delle spezie.
Gli antichi romani, gli arabi, i veneziani si contesero per secoli i vari territori di provenienza delle spezie.
Nel 1492 Cristoforo Colombo importò dalle Americhe peperoncini, lentisco, rabarbaro ecc.
Le spezie non sono erbe aromatiche
Le erbe aromatiche sono per lo più le parti verdi a foglia che crescono principalmente nei climi temperati.
Le spezie al contrario sono in genere le parti essiccate, la corteccia, la radice, la resina, il frutto di piante che crescono soprattutto in climi tropicali.
Le spezie sono più costose rispetto alle piante aromatiche.
Le piante aromatiche sono democratiche, le spezie sono elitarie.
Il sapore delle spezie è il risultato della combinazione tra gli oli, oleoresine, composti volatili che conferiscono alla spezia il suo specifico aroma, sapore e gusto.
Nella pianta le spezie hanno un ruolo di difesa, una sorta di armatura contro potenziali predatori.
Le spezie sono utili alle piante perché consentono loro di sopravvivere.
Per uso umano sono utili perché migliorano il nostro cibo, vivacizzando il lato culinario della nostra vita ma soprattutto hanno un’azione eupeptica (favoriscono la digestione).